Cosa vedere a New York

Innanzitutto il mio consiglio più grande è quello di acquistare prima di partire il famosissimo “New York Pass” . Questo vi consentirà di poter vedere musei, attrazioni e partecipare ad attività di ogni genere (come ad esempio noleggiare le biciclette e scorrazzare per Central Park) con una spesa fissa, ovvero il costo del pass. Il prezzo può variare a seconda dei giorni di permanenza, ma vi assicuro che il risparmio è notevole!

Detto ciò, dieci giorni credo siano in media necessari per vedere e vivere la Grande Mela in modo adeguato e senza troppi stress: ricordate sempre che i primi giorni il fuso orario può causare brutti scherzi.

Il nostro primo giorno è iniziato molto presto, alle 6 del mattino eravamo già operativi, quindi abbiamo optato per la camminata al THE HIGH LINE, la vecchia ferrovia riqualificata che attraversa la zona del vecchio mattatoio: uno spettacolo, soprattutto vedere la città che si sveglia da un posto così magico.

Poi l’ immancabile visita a Time Square, il centro del mondo. Proprio come uno l’ha sempre immaginata: colorata, caotica e da togliere il fiato. Ma non vi preoccupate: ci passerete molte volte, perché essendo al centro di tutto incrocerete i suoi neon molte volte.

Quindi gli immancabili musei: MoMA, Metropolian e Guggenheim sono da non perdere. A prescindere dall’amore per l’ arte, rappresentano un patrimonio culturale vasto ed eterogeneo, e meritano quindi l’ingresso.

L’ American Museum of Natural History e il Whitney Museum of American Art non sono invece entrati nella mie grazie: il primo un po’ banale, mentre il giudizio sul secondo è condizionato dal mio scarso amore per l’arte contemporanea.

Da non perdere invece il museo dell’ 11 settembre e il monumento celebrativo alle vittime, nella zona Downton di Manhattan: commovente.

La Statua della Libertà e la visita a ELLIS ISLAND,sono piacevoli e rientrano in quelle attrazioni del sottogruppo “sono a New York, non posso non vederli“ , così come Wall Street e il suo celebre toro.

Una figata incredibile invece è assistere ad una partita di baseball allo stadio degli Yankees.

Immaginate: cappellino blu loggato, birra, hot-dog con cipolle, centinaia di tifosi americani che cantano l’inno con la mano sul cuore. Un’ esperienza indimenticabile, anche se io di baseball non ci ho mai capito nulla.

Su internet trovate tutte le informazioni e i biglietti costano dai 14 ai 20 dollari, quindi ne vale davvero la pena.

Anche una giornata dedicata a Brooklyn e Coney Island è d’obbligo. Il parco giochi iconico che si affaccia sull’oceano con la sua ruota panoramica Wonder Wheel è uno dei simboli della New York anti convenzionale, e forse più vera. Per una vista mozzafiato passate dall’East River State Park, non ve ne pentirete. Attraverso il quartiere Dumbo, da Brooklyn si torna a Manhattan passando dall’omonimo ponte: non siate pigri e godetevi la camminata, ne vale davvero la pena.

Appena arrivati a Brooklyn ho avuto la sensazione di essere dall’altro capo del mondo. Tranquilla ed europea, non mainstream e solare, con i suoi bistrot, i negozi vintage e i vicoli alberati residenziali. Meno chic, ma molto più vera di Manhattan.

Da non perdere anche Greenwich village, dove al 66 di Perry Street potete trovare l’appartamento della mia icona di vita, ovvero Carry Bradshaw, la mitica protagonista di Sex & the City. La zona è graziosissima e tranquilla, con le sue vie alberate e residenziali, le sue piazzette nascoste, i suoi negozi di cappelli e scarpe potrebbe essere il luogo in cui trasferirmi anche domani.

Come vi accennavo, Central Park va visitato interamente, ed avendo un diametro di 9,3 km, se non volete perdere troppo tempo e magari fermarvi a fare qualche foto o a bere un caffè nel pittoresco “Tavern on the green”, consiglio di affittare delle biciclette e godervi la spensieratezza di una visita nel parco in tutta la sua bellezza.

Rockefeller Center ed Empire State Building sono da non perdere, consiglio la visita del secondo all’imbrunire o addirittura a tarda sera per godervi una vista che vi rimarrà nel cuore per sempre. Noi siamo saliti l’ultima sera e con una tristezza infinita nel cuore ho salutato la città

Pubblicato da valentinarasoli

Mi chiamo Valentina, le passioni della mia vita sono il cibo, i viaggi e l'eleganza in ogni sua forma. Cucinare mi rende felice, così come mangiare e scoprire nuovi posticini per assaggiare ogni tipologia di cucina. Viaggiare per me è come un'avventura, un'esperienza. Ogni cultura è un patrimonio che va scoperto e approfondito, soprattutto quello enogastronomico. Adoro i prodotti del territorio, e le tradizioni legate ad ogni piatto. Sono un'esteta, e adoro tutto ciò che mi fa brillare gli occhi. Sono laureata in giurisprudenza, anche se non è stata la mia strada; mi occupo di marketing per una nota azienda di prodotti alimentari. Scrivo su Ready, una rivista di cultura ecologica, dove curo una mia rubrica dal nome "Food&TheCity".

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