
Ah, i weekend enogastronomici! Due giorni di pura devozione a buon vino e buon cibo, che si concludono solitamente con un paio di Malox e ritenzione idrica anche sulle orecchie. Fine settembre, il clima si fa più mite, l’aria è frizzante e curiosa di un autunno appena iniziato, e un weekend per innaugurare la nuova stagione è quello che ci vuole. Langhe! Piemonte!
Organizzare questo tipo di gite fuori porta non è una passeggiata come può sembrare: la prenotazione per le visite alle cantine è fondamentale, e non tutte le aziende vitivinicole aprono al pubblico, quindi almeno una settimana prima sarebbe meglio stabilire un programma su dove mangiare, visitare e ovviamente dormire.
La soluzione a mio avviso migliore è un B&B: strutture calde, familiari ed economiche, rispecchiano perfettamente il mood della campagna, ed essere svegliati la mattina con il profumo di una crostata fatta in casa è decisamente estasiante. Abbiamo alloggiato a La Morra in provincia di Cuneo, una cittadina strategica per visitare le langhe, al B&B L’atelier di Pier Flavio Gallina, romantico ed immerso nella natura.
La nostra prima tappa è stato il Castello di Grinzane Cavour (via castello 5, Grinzane Cavour CN), una fortificazione medioevale meravigliosa, con all’interno un curioso museo sulle Langhe e sul vino (visitabile, biglietto intero 6 euro).

Un certo languorino e una certa sete ci spingono verso la Cantina Fratelli Ferrero a La Morra, una piccola realtà a conduzione familiare, dove il proprietario – dopo la visita – ci ha deliziati con la degustazione dei suoi vini e, tra una fetta di salame e un sorso di Barolo, ci ha intrattenuti con piacevoli racconti di vita di chi ha messo la propria esistenza a disposizione della terra, della natura.
Per il pranzo, invece del classico agriturismo, vi consiglio una chicca che mi ha gasata un sacco, il Picnic in vigna. L’ente per il turismo delle Langhe, Roero e Monferrato, in collaborazione con una gastronomia locale, organizza questi pranzi all’aria aperta, dove in autonomia si ritira il proprio cesto con il pranzo e si può andare a consumarlo in un campo, in una vigna, in una qualsiasi location. Il cesto prevede tutti prodotti locali: dalla torta alle verdure, ai salumi e formaggi del territorio, alla torta di nocciole.
Si prosegue poi verso Verduno(Cn) dove all’interno del suo castello ci aspetta la seconda visita ,con degustazione, alla sua cantina (www.castellodiverduno.it).
Un sonnellino veloce in B&B e via verso Alba, cittadina medioevale famosa per il suo tartufo bianco e la fiera internazionale a lui dedicata, che si tiene ogni anno tra ottobre e novembre.
Nessun suono di campanella accompagnato da grida di alunni felici per la fine delle lezioni, solo silenzio, surreale e romantico che avvolge l’Osteria Tasté a Tre Stelle Barbaresco (Cn), in una vecchia scuola elementare che pare uscita dal romanzo “Cuore”, nasce un locale che unisce perfettamente l’amore per la tradizione del territorio e la modernità gastronomica. Piatti cucinati come una volta, rivisitati al punto giusto senza dimenticare le vecchie ricette dei contadini locali con una particolare attenzione al km 0, tant’è che le verdure utilizzate per le pietanze provengono direttamente dall’orto del locale.



Il menù – originale nella formula – consente di abbinare più portate alla serie di antipasti che lo chef propone; famoso e territoriale vitello tonnato, lasagnette con salsiccia radicchio e raschera, coniglio al nebbiolo, torta alle nocciole con zabaione sono alcuni dei meravigliosi piatti che sicuramente non possono essere persi.
Un ristorante a tre stelle che merita un 5 stelle, un luogo che profuma di vecchi quaderni, di buon cibo e soprattutto di buon vino.
La colazione nel nostro B&B, il giorno dopo, è stata – come il mio fiuto per le cose buone aveva preventivato – la giusta carica per affrontare l’ultima cantina del weekend.
A Treiso (Cn) ci aspetta una giovane e simpatica famiglia, proprietaria dell’azienda agricola Runchet. Andrea pota le vigne e Beatrice ci accoglie sorridendo e in dolce attesa. Dopo una passeggiata tra i filari e una piacevole chiacchierata con Andrea, ci dedichiamo alla degustazione dei suoi vini il tutto accompagnato con ottimi prodotti locali. Ah, i weekend enogastronomici! L’avevo già detto?!