
Ogni volta è sempre un‘emozione. Forse è per questo che è chiamata “la città dell’ amore“, perché ha la capacità di suscitare sentimenti con il suo fascino boehmienne, i locali della belle epoque, le Boulangerie, i viali alberati e i palazzi in stile Haussmann.
Anche due giorni possono bastare per cogliere l’anima di Parigi e catapultarsi nella sua magia.
Ho viaggiato partendo da Bergamo Orio al Serio con un volo delle 6.30 e arrivando a Parigi Beauvais per le 8 circa. Ci sono due possibilità per arrivare in città: o il classico taxi o il pullman. Ho optato per la seconda opzione al costo di 17 euro a viaggio (seguendo le indicazioni potete trovare la biglietteria e il posteggio dei pullman, è molto semplice) . Il viaggio è stato più lungo del previsto per l’ora di punta; arrivata in città porto i bagagli nell’appartamento preso in affitto su Airbnb e vado subito a salutare lei… il simbolo emblematico di Parigi.. la Tour Eiffel! Bella e maestosa come sempre, con la pioggia e la nebbia che la avvolge è ancora più suggestiva.
La seconda tappa è Montmartre, molto nota per la Basilica del Sacro Cuore posta sulla sua sommità e per essere stato il centro della vita dei bohémien durante la Belle Époque. A mio avviso uno dei luoghi più romantici di Parigi, bucolica e trasgressiva, da vedere assolutamente il muro del ti amo, la Place du Tertre (dove si ritrovano molti artisti di strada) , il cimitero di Montmartre e ovviamente il Moulin Rouge.
Rimango in zona per pranzo in un ristorantino intimo e caratteristico: Le Poulbot de Montmartre. Piatti tradizionali semplici e clima conviviale, ottima l’anatra al forno accompagnata dalle immancabili patatine fritte francesi.
La successiva tappa è dedicata al mercato delle pulci di Saint-Ouen, un labirinto di chioschi dedicati al mondo vintage e dell’usato. Molto interessante per gli appassionati! Si può trovare di tutto, anche gli oggetti più strampalati.
La stanchezza del primo giorno si fa sentire e uno spuntino è quello che ci vuole. Ci sono molte pasticcerie meritevoli di essere visitate come per esempio: Angelina 226 rue de Rivoli, 1st arrondissement , famosa per una delle cioccolate calde più buone di Parigi; Sebastien Gaudard 1 rue des Pyramides, 1° arrondissement; Le Meurice 228 rue de Rivoli, 1st arrondissement dove le meravigliose creazioni di Cèdric Grolet hanno riscosso così tanto successo all’Hotel Meurice che il talentuoso pasticciere ha aperto una vera pasticceria proprio all’interno dell’hotel; Odette 77 rue Galande, 5° arrondissement, famosa per i suoi bignè rotondi e invitanti ; Laduree (sparsi un po’ per tutta la città) con i suoi famosi e colorati macarons.
Avere un alloggio in una posizione centrale a mio avviso è fondamentale. Le metro nelle grandi città sono comode e in poco tempo permettono di spostarsi ovunque in poco tempo, ma ricordiamo sempre che stanchezza, meteo instabile e tempo risicato potrebbero non facilitare le cose, quindi a Parigi alloggiare nei primi arrondissement è l’ideale.
Per la cena opto per una tipica e storica brasserie (ce ne sono molte in città, evitate quelle troppo turistiche che sono solitamente nelle zone più centrali e conosciute) e Grand cafe capucines in 4 Boulevard des capucines rispecchia il posto ideale, tipicamente parigino, per gustare i piatti tradizionali. Sembra che questi locali siano rimasti indenni al tempo che passa, sembra infatti di essere catapultati ai tempi della Belle époque dove vivere l’autentica vita parigina. Tra i piatti da non perdere La soupe à l’oignon (zuppa di cipolle) le escargot (lumache) il foie gras ( di oca o di anatra) la tartare (nella ricetta tipica con l’uovo crudo) Bourguignon, Quiche salate, soufflé, creme brulèe ovviamente i formaggi. Il tutto accompagnato da vini francesi come Bordeaux o Champagne (ça va sans dire)!

Immancabile è la visita alla terrazza Trocadero, per una vista indimenticabile della Tour Eiffel: emozionante in notturna e fortemente “instagrammabile” di giorno 😉
Le petit déjeuner (colazione) è un altro appuntamento immancabile nella Ville Lumiere: patisserie e boulangerie offrono croissant freschi, pain au chocolat, tartallette e baguette appena sfornate; Gourmandises Paris è una pasticceria che mi ha fatto e vi farà innamorare dei suoi prodotti da forno tipici parigini.

Altra tappa obbligata è il Cimetière du Pére-Lachaise, il famoso e storico cimitero dove sono sepolti anche Jim Morrison e Oscar Wilde, con un’atmosfera romantica e spettrale allo stesso tempo.
Un salto sugli Champs-Élysées per un veloce shopping e una passeggiata tra i viali alberati per raggiungere Place de la Concorde e ammirare la sua maestosità e opulenza.
Per pranzo, restando in zona, Le Soufflé – come anticipa il nome – è un posticino tipico dove poter gustare soufflé di ogni tipo, dolci e salati (se siete in coppia o in gruppo non prendete solo soufflé, ma optate anche per altro perché troppi potrebbero stufare).

Saluto Parigi con una passeggiata al Mercatino di Natale già allestito al giardino delle Tuileries e una visita esterna al Louvre (con annesso servizio fotografico eheheh).
Au revoir, Paris. A bientôt.