Napoli

A parte qualche veloce visita in passato, per me è stata la prima volta in questa meravigliosa città.

Napoli è una delle città più famose ed amate d’ Italia. Con i suoi simboli caratteristici si è fatta apprezzare in tutto il mondo: una città che bisogna conoscere e vivere prima di giudicare, sottoposta spesso a luoghi comuni non sempre benevoli.

3/4 giorni sono l’ideale per visitare al meglio Napoli, godendovi senza fretta ogni dettaglio, profumo ed emozione.

L’aeroporto è molto vicino al centro della città, e con un taxi (18 € per una corsa) o bus (5 € a testa) in 15/20 minuti potete comodamente raggiungere la vostra destinazione.

Il centro di Napoli è pieno di b&b o affittacamere con ottimi prezzi, noi siamo stati al B&B San Lorenzo, vicino alla Cattedrale di San Gennaro: un affittacamere travestito da B&B, ovvero di quelli in cui il proprietario lo sentì solo telefonicamente e la colazione è sempre disponibile, a base di merendine confezionate, caffè e succhi (per chi non ha pretese insomma).

Primo giorno

Dopo aver sistemato i bagagli in camera, visitiamo la cattedrale di Santa Maria assunta, che custodisce il battistero più antico d’Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città.

Ci attende quindi il complesso di Santa Chiara, con chiostro maiolicano o chiostro delle clarisse, a mio avviso il più bello dei quattro chiostri del complesso.

La fame si fa sentire e decidiamo di provare per pranzo una delle famose pizzerie della città, la prescelta è L’antica pizzeria da Michele. Preparati ad una lunga attesa, prendiamo il bigliettino numerato (ebbene sì) e dopo un paio di giri di spritz e torta di biete in un bar nei paraggi, arriva il nostro turno. Location molto spartana e non aspettatevi un menù, le pizze proposte sono 2: Margherita o Marinara. Sinceramente ho trovato la pizza un po’ deludente, tutto quel caos e quei premi per una pizza “banale” che ho trovato quasi cruda… sicuramente ne ho mangiate di migliori con soli 10 minuti di attesa.

Nel pomeriggio visitiamo Castel dell’Ovo, tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia. Meravigliosa struttura direttamente sul golfo, molto instagrammabile 😉

Dal castello in una decina di minuti si arriva alla famosa Via Toledo, passeggiata rinomata per lo shopping che inizia nella meravigliosa Piazza Plebiscito e finisce a Piazza Dante.

Vale una visita anche Palazzo Reale che potete trovare In piazza Plebiscito, sede della biblioteca nazionale, e adibito a polo museale soprattutto degli appartamenti reali. Consiglio la prenotazione online perché le code alla biglietteria sono sempre molto lunghe.

Prima di cena ho adocchiato un posticino per l’aperitivo mica male in via Port’Alba 28 (zona piazza Dante): la Libreria Berisio, incantevole locale adibito sia a cocktail-bar sia a libreria! Una vera chicca!

Finalmente si cena (sono molto felice a ore pasti!! Eheh) all’Osteria il Gobbetto! Una trattoria tipica nei pressi di Chiaia/Quartieri spagnoli. Menù dettato a voce, gentilezza e simpatia tipica napoletana mi mettono ancora più appetito. Cominciamo con una serie di antipasti della casa da dividerci, come i friarelli, la mozzarella di bufala, le cozze, la parmigiana, la mozzarella in carrozza e le melanzane fritte (alla faccia dell’antipastino direte voi..😏) per poi proseguire con degli spaghetti alle vongole, pesce spada alla griglia freschissimo e concludere con una pastiera da sogno! Tutto ciò a 30 euro a testa (compreso vino, acqua e coperto).

Secondo giorno

Mi sveglio con una sola cosa in testa: la sfogliatella!!! In pieno centro storico mi attende la storica Pasticceria Scaturchio, famosa per i suoi dolci; dalla sfogliatella, al babà, alla cassata, alle zeppole e molti altri. Opto per due sfogliatelle: la riccia e la liscia. Sublimi e molto sostanziose (la seconda non sono riuscita a finirla! Io!!), locale senza posti a sedere all’interno ma solo all’esterno (con un corposo supplemento).

La mattina prosegue con la famosa visita a Napoli sotterranea. Per la città ci sono varie associazioni che gestiscono la ristrutturazione, il mantenimento, le visite ai turisti, e ad ognuna è affidato un pezzo delimitato della città, con diverse caratteristiche.

Consiglio almeno un paio di visite con i diversi gruppi organizzati, la prima è stata con Laes (https://www.lanapolisotterranea.it/ ) e la durata è circa di 1 ora e mezza circa, e ed consigliabile sempre la prenotazione.

Risorti dalle tenebre un giro in via Toledo, magnifica via dello shopping e dei negozietti nascosti, (se siete amanti del vintage consiglio un negozio vintage chiamato Happy vintage to you in vicoletto Chiaia 3) , per poi raggiungere il lungomare di Margellina e crogiolarsi al sole con uno spritz in mano.

Per il pranzo Tandem ragù è il prescelto! E indovinate qual è il piatto forte?? Ma quale se non il ragù in tutte le sue forme! Ci sono 5 locali sparsi per la città e consiglio ovviamente la prenotazione!

Da non perdere le polpette al sugo, la pasta con la carbonada e la “scarpetta “ (porzione di sugo da pucciare con il pane, mamma mia 🤩) .

Per smaltire il pranzo una bella camminata per le vie nascoste della città è quello che ci vuole, dai quartieri spagnoli ai presepi di San Gregorio Armeno, fino ad arrivare all’Orto botanico (ingresso gratuito, vedi sito per orari).

La città partenopea è ricca di locali e bar in ogni angolo, la formula aperitivo si distingue in due varianti: asporto ( 1,5/ 2 euro a spritz o birra senza stuzzicchini) o classica (media 5 euro per cocktail o birra con stuzzichini).

A cena ci spostiamo alla Locanda Cerriglio, tipica trattoria napoletana con un buon menù, ma niente di eclatante: servizio impacciato e conto sopra la media. Non consiglio.

Se siete in città la vigilia dell’Epifania consiglio invece un giro goliardico in Piazza Mercato per la fiera dei giocattoli della befana, dove i napoletani si riuniscono per gli acquisti dell’ultimo minuto a prezzi ribassati (se siete claustrofobici e “fighetti” girate altrove 😛).

Terzo giorno

Dopo la classica colazione a base di sfogliatella, è l’ora di visitare un’altra zona della misteriosa Napoli Sotterranea, questa volta in pieno centro storico: l’ingresso è in piazza San Gaetano, proprio a fianco dell’omonima chiesa. Un tour davvero particolare e consigliato, con sorpresa finale!

A malincuore ho dovuto rinunciare a visitare il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, conservato nella cappella di San Severo causa lunghissime code. Prenotate con anticipo perché è una meraviglia e non fate il mio errore di lasciarvela scappare.

Per pranzo eccoci all’osteria Santa Chiara.

Locale informale con menù tipico e adattamenti ben bilanciati. Consiglio l’antipasto misto per l’alta qualità delle materie prime, la tipica pasta e fagioli e il dolce migliaccio. Ottimo vino della casa . Buon rapporto qualità prezzo. 25/30 euro a testa.

Nel pomeriggio, la comodità della metro ci porta in zona Vomero per la visita a Castel Sant’Elmo e per una vista pazzesca, sul golfo e la città, da togliere il fiato.

Si fa buio e l’ora di ritornare in aeroporto per prendere l’aereo di ritorno a casa si avvicina, ma cosa fare prima di salutare Napoli??? Mangiare una pizza!!! La pizzeria da Di Matteo è la prescelta e questa volta niente delusione. Ho ordinato una pizza fritta e una classica di bufala e nonostante le dimensioni ne avrei mangiata una terza (no, non ho il verme solitario 🤣)!

Un ultimo limoncello e prendiamo il taxi con una malinconia tremenda, ciao Napoli.. a presto!

Pubblicato da valentinarasoli

Mi chiamo Valentina, le passioni della mia vita sono il cibo, i viaggi e l'eleganza in ogni sua forma. Cucinare mi rende felice, così come mangiare e scoprire nuovi posticini per assaggiare ogni tipologia di cucina. Viaggiare per me è come un'avventura, un'esperienza. Ogni cultura è un patrimonio che va scoperto e approfondito, soprattutto quello enogastronomico. Adoro i prodotti del territorio, e le tradizioni legate ad ogni piatto. Sono un'esteta, e adoro tutto ciò che mi fa brillare gli occhi. Sono laureata in giurisprudenza, anche se non è stata la mia strada; mi occupo di marketing per una nota azienda di prodotti alimentari. Scrivo su Ready, una rivista di cultura ecologica, dove curo una mia rubrica dal nome "Food&TheCity".

3 pensieri riguardo “Napoli

  1. leggo che hai visto l’irrinunciabile nel venire a Napoli, la mia Città. Al di là dei luoghi comuni, Napoli è una Città che offre tanto a cominciare dal calore e generosità dei suoi figli.
    Mi fa piacere che tu abbia potuto gustare la pizza nell’antica Pizzeria “da Michele” a Forcella, un locale che ha mantenuto la struttura originaria a partire dai tavoli.

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