
Avete mai sentito l’espressione “vivere slow”? È un termine che racchiude in sé molteplici significati, che hanno come comune denominatore il voler vivere “rallentando”, ritrovando il tempo per se stessi e pianificando al meglio la propria vita.
Questo non vuol dire fermarsi, ma solo fare tutto più lentamente, apprezzando ogni momento e capendo le priorità della nostra vita. Avere una scaletta di importanza, non di urgenza. Se non si trova il tempo per fare una determinata cosa significa che non è così importante, ecco perché rallentando si può pensare a come sfruttare il tempo che la vita ci mette a disposizione. Perché ricordatevi che il tempo è la moneta più importante che abbiamo, e quando l’abbiamo speso inutilmente è perso. Se lo spendiamo per qualcosa di costruttivo, invece, rimarrà nostro per sempre. Riappropriarsi del tempo e della tranquillità aiuta a creare connessioni positive e significative con quello che ci circonda: lavoro, corpo, persone, cultura e mente.
Imparare a focalizzarsi sulle cose fondamentali è importante, accettando la vita cosi com’è, meditare su cosa conta veramente e cosa invece è solo un contorno irrilevante. Conoscete il principio di Pareto? Sostiene che il 20% delle cose che facciamo determinano i nostri risultati, il succo della nostra esistenza, l’80% è solo la cornice, ma il quadro è quello che conta. Esso esisterebbe anche senza la cornice. Non affanniamoci per raggiungere la perfezione, ma rallentiamo e concentriamoci sulle poche cose determinano il significato del tempo.
Usciamo dall’autostrada e prendiamo la strada di campagna, ci porterà nello stesso posto più lentamente, ma avremo sicuramente intorno a noi un paesaggio migliore.
V.