Da brava bresciana, il manzo all’olio è quel piatto che, quando lo scovo sul menù di qualche osteria tipica della mia zona, decido senza la minima esitazione di assaggiare. E pensare che fino a qualche anno fa lo detestavo (forse perché ero abituata a quello preparato da mia madre, non diciamoglielo, era tremendo!).
Si tratta del piatto tipico della domenica, accompagnato obbligatoriamente da polenta e patate arrosto.
La ricetta è tramandata da madre in figlia (tranne per me, grazio a Dio! 🙂 ), e ogni versione ha la sua peculiarità. La mia ricetta viene direttamente dal paese franciacortino, dalla pagina strappata di un quaderno di ricette di una signora molto dolce che me lo ha segretamente donato.
INGREDIENTI (per 4 persone)
1 kg Cappello del prete (dal macellaio chiedete un taglio magro per il manzo all’olio)
250 ml di Olio
1 Carota
1 costa di Sedano
1 Cipolla
2 spicchi di Aglio
1 mazzetto di Prezzemolo
6/7 Acciughe sott’olio
Capperi una manciata
30 g di Grana padano
1 cucchiaio di Pangrattato
1/2 bicchiere di acqua
Sale qb
PROCEDIMENTO
In un tegame, fate rosolare un filo di olio e aggiungete le verdure tagliate a pezzetti piccoli.
In una pentola a bordi alti, cominciate a far rosolare il pezzo di carne con un filo di olio, 2 minuti per lato.
Aggiungete le verdure alla carne, 2/3 di olio e l’acqua. Fate cuocere per 2 ore a fiamma bassa e salate.
A metà cottura, aggiungete l’olio rimanente, le acciughe, l’aglio e il grana padano.
A fine cottura, tagliate la carne in fettine sottili e disponetele in una pirofila.
Frullate gli ingredienti rimasti in pentola con il pangrattato e coprite con la crema ottenuta la carne.
Buon lavoro! E buon pranzo della domenica, ovviamente!
Una torta di mele con un tocco in più. Tre strati golosi che faranno di questa torta un dolce semplice e delicato, ma allo stesso tempo avvolgente, per la prima colazione o per una merenda dolcissima ma sana.
È facilissima, ve lo assicuro!
Ingredienti
PER LA BASE ALLA ZUCCA
100 g. yogurt greco
120 g farina di riso
130 g zucca cruda
50 g zucchero di canna
50 g di stevia
50 g di amido di mais
2 uova
½ stecca di vaniglia
PER IL CRUMBLE ALLE MANDORLE
120 g farina di mais
100 g mandorle con la pelle
50 ml di latte vegetale
4 cucchiai miele
1 cucchiaio di lievito per torte
cannella in polvere qb
2 mele medie
Procedimento
PER IL CRUMBLE
-Accendere il forno a 150°.
-Tritare grossolanamente le mandorle.
-Fondere il miele con il latte in un padellino, a fiamma bassissima.
-In un recipiente lavorare farina, cannella, mandorle e burro e miele in modo da ottenere un impasto omogeneo e lasciatelo da parte.
PER LA BASE ALLA ZUCCA
-Tritate la zucca riducendola in purea.
-Lavorate lo yogurt con lo zucchero sino ad ottenere un composto spumoso e chiaro; aggiungete le due uova e proseguite a lavorare in modo che le due parti si amalgamino bene.
-Unite metà amido di mais, lievito, vaniglia, zucchero e stevia, mescolando bene.
-Aggiungete la polpa di zucca, la farina e la restante parte di amido; lavorate a bassa velocità per ottenere un composto omogeneo.
PER LA COMPOSIZIONE DELLA TORTA
-Pelate le mele e tagliatele a cubettoni regolari.
-Imburrate e infarinate una teglia diametro 18-20 cm.
-Versate per prima cosa il composto alla zucca.
-Aggiungete sopra i cubetti di mele e finite con il crumble.
-Infornate per 40 minuti, finché il crumble non sarà ben dorato.
Quando si parla di Toscana all’estero, si pensa subito a una Vespa rossa, a una stradina tortuosa tra filari di viti, con l’amore della tua vita e il sole che brilla sui girasoli ammaliati. Tra le città di Firenze e Siena, il Chianti: una zona collinare con i suoi angoli incantanti, la natura e il vino, ovviamente.
La Chiantigiana è uno degli itinerari più classici che collegano Firenze e Siena, la cui natura esplode tra vigneti e oliveti. Andando a zig zag, in auto oppure in bici, potrete partecipare a una delle tante degustazioni e visite in cantine. Ecco il podio di quelle che meritano una visita e ovviamente un brindisi, scelte per voi.
Azienda Agricola Altiero (Greve In Chianti, FI): famigliare e con una vista meravigliosa, questa piccola cantina vi accoglierà nel classico mood Toscano: sorrisi, chiacchiere e ovviamente un vino pazzesco. Noi abbiamo scelto la formula “light lunch” , ovvero dopo la visita in cantina e del frantoio, la degustazione dei vini è stata abbinata a tre portate, ovviamente cucinate dalla proprietaria e a km0. Non hanno un sito internet o una pagina internet, quindi consiglio la prenotazione direttamente al numero di telefono 392 576 0185.
Querceto di Castellina (Castellina in Chianti, SI): un luogo fantastico, tanto bello da essere quasi surreale. Nella bella stagione la possibilità di degustare i loro ottimi vini sotto il porticato, accompagnati da gustosi taglieri di prodotti locali, tra cui pecorini, salumi e crostoni.
Fattoria San Donato (San Gimignano, SI): una calorosa famiglia toscana vi accoglierà con il loro ottimo vino – la Vernaccia è anche citata dal noto critico Armando Castagno tra i vini emergenti italiani – in un borgo spettacolare. Possibilità anche di pranzare, cenare e perfino alloggiare.
Abbiamo parlato delle “vie del vino”, ma dove mangiare dopo una bella degustazione? Ecco una lista di chicche della ristorazione chiantigiana.
Osteria Il Poggio (San Casciano in Val di Pesa, FI): all’interno del relais Il Poggio Borgoni, sorge un tipico locale dalle pareti in pietra a vista, con un bellissimo camino patronale, che propone piatti della tradizione; consigliati, in particolare, quelli a base di cinghiale: una vera specialità! Buono il servizio e ottimo il rapporto qualità-prezzo. Molto piacevole anche il vino di loro produzione.
Osteria Le Panzanelle (Greve in Chianti, FI): tipicissima osteria toscana senza fronzoli, ma con tanta sostanza. Ottime le paste fatte in casa e le carni alla griglia.
Da Pode (San Gimignano, SI): alle porte della nota cittadina medievale, un locale dalla semplice eleganza per gustare ottime fiorentine, ma soprattutto i famosi pici alla contadina… pazzeschi!
La Taverna di San Giuseppe (Siena): nel pieno centro storico della città toscana, un locale adiacente alla propria cantina che permette di assaporare i piatti più tipici della tradizione come il lampredotto o i mici fatti in casa.
E infine, dove alloggiare?
Villa I Barronci (San Casciano in Val di Pesa, FI): uno splendido relais immerso nelle colline. Vi dimenticherete il mondo esterno grazie alla splendida piscina esterna a vista, alla spa e alla gentilezza del personale. Ottima la colazione.
Tenuta Decimo (San Gimignano, SI): un viale di cipressi vi accompagnerà in questo romantico resort in piena campagna. Una chiesetta consacrata domina il giardino principale, da cui si apre la vista sulla piscina e sulle colline circostanti. Camere tipiche, in muratura, e un’esperienza che non dimenticherete.
Vignamaggio (Greve in Chianti, FI): una splendida tenuta con sole 8 camere, una piscina a sfioro con vista panoramica sulla vallata: sono questi gli ingredienti del successo di Vignamaggio, agriturismo che produce anche un buon vino.
È da fine agosto che bramo terribilmente i fichi dell’albero della nonna, che hanno sempre sancito la fine dell’estate e il preludio dell’autunno alle porte. Con i frutti più maturi ho fatto le confetture, con il resto questa galette che vi assicuro è davvero buonissima! Senza burro, senza uova e glutine, la frolla si prepara facilmente e in un attimo avrete un super dolce da offrire come merenda o per una dolce colazione.
INGREDIENTI
100 g. farina di mandorle
100 g. farina di riso venere (o riso normale)
80 g. cioccolato fondente
50 g. farina di grano saraceno
100 ml di latte di soia o cocco
70 ml di olio di semi
3 cucchiai di zucchero di cocco
5 g. di lievito per dolci
PROCEDIMENTO
-Unite le farine con lievito, zucchero e mescolate.
-Aggiungete il latte vegetale e l’olio, mescolate bene con un cucchiaio e continuate ad impastare con le mani fino ad ottenere un panetto compatto.
-Stendete su un foglio di carta forno e tirate con il mattarello, cercando di dare una forma rotonda.
-Dopo aver sciolto il cioccolato fondente, farcite la parte centrale della frolla, lasciando 3 cm dal bordo.
-Tagliate 5/7 fichi a spicchi (anche con la buccia) e farcite sopra il cioccolato.
-Piegate i bordi della frolla sulla farcitura (anche in modo imperfetto) e infornate a 180 gradi per 30 minuti.
Una freschissima torta al cocco e ananas, che ricorda il famoso cocktail! Senza glutine e low carb, per di più! Se non amate il sapore del rum nei dolci, potete evitarlo e trasformerete il vostro dessert in un’analcolica Virgin Colada.
INGREDIENTI
150 g. di farina di cocco
50 g. di farina di riso
1 yogurt di soia
2 cucchiai di zucchero di cocco (o altro dolcificante)
1 cucchiaio di stevia
1/2 bicchiere di succo di arancia
1 uovo
4 fette di ananas (1 cm circa)
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaio di Rum o aroma al rum
PROCEDIMENTO
-In una tortiera (ricoperta da carta forno) posizionate le fette di ananas e spolveratele con un cucchiaio di zucchero.
-Unite gli ingredienti liquidi con il restante zucchero, la stevia e mescolate molto bene.
-Unite al composto liquido le farine con il lievito e mescolate bene.
-Versate il tutto nella tortiera (sopra le fette di ananas) e infornate per 25 minuti a 175 gradi.
Conservate in frigorifero, servitela dopo averla tolta almeno 10 minuti prima.
Ho sempre bisogno di cioccolato! Anche in estate, anche con 35 gradi! Accendere il forno è stata un’impresa oggi, ma avevo troppa voglia di una torta cioccolatosa e allo stesso tempo fresca, da mangiare a colazione o dopo cena spaparanzata davanti al ventilatore! La frolla è senza glutine e senza grassi, con stevia e zucchero di canna, e la crema è fatta solo con cacao e latte vegetale. Una torta leggerissima, bilanciata e adatta a tutti i tipi di intolleranze.
Ingredienti frolla
200 g. di farina di grano saraceno
50 g. di farina di riso
1 uovo
1 yogurt di soia
50 g.di stevia
20 g. di zucchero di cocco
1 cucchiaino di lievito per dolci
Ingredienti crema
500 ml di latte vegetale (mandorla, cocco o soia)
40 g. di stevia
1 cucchiaio di amido di riso
50 g. di cacao amaro in polvere
50 g. di lamponi
Procedimento frolla
Unite le farine con il lievito e a parte l’uovo con zucchero, stevia e yogurt.
Incorporate gli ingredienti liquidi a quelli secchi, mescolate e formate una palla.
Stendetene 3/4 su un foglio di carta forno e posizionatelo su una tortiera di medie dimensioni (15 cm circa).
Procedimento Crema
Unite amido, stevia e cacao.
In un pentolino versate 250 ml di latte e portate a bollore con gli ingredienti secchi.
Aggiungete il restante latte finché non si formerà una crema compatta.
Aggiungete 3/4 dei lamponi.
Versate la crema sulla base di frolla, e ricoprite con la parte rimanente di pasta “sbriciolandola” con le mani e i lamponi. Conservate in frigorifero.
Devo essere sincera: mi sono scordata le uova e non avendo previsto né latte né altri derivati animali, i miei cookies, oltre a essere privi di glutine, zucchero e super proteici sono anche vegan e ovviamente super buoni!
INGREDIENTI
150 ml di latte di mandorla senza zucchero
40 g. di aveva senza glutine
100 g. di farina di mandorle
40 g. di farina di riso
4 cucchiai di stevia
1 cucchiaio di burro d’arachidi
2 cucchiai di proteine in polvere (io utilizzo quelle di riso, della BiotechUsa)
80 g. di cioccolato fondente al 70%
2 cucchiai di cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
PROCEDIMENTO
-Sciogliete a bagnomaria il cioccolato con il burro d’arachidi, il latte di mandorla, la stevia e le proteine.
-Aggiungete le farine e il lievito, mescolate molto bene e riempite dei pirottini per muffin con due cucchiai di composto.
Devo dire che ultimamente le torte da “colazione” mi avevano un po’ stufata. Con la bella stagione solitamente prediligo una colazione a base di torte fredde o fette biscottate, yogurt e frutta, ma ieri pioveva, l’aria era fresca e ho voluto provare una ricetta che mi saltellava in testa da un po’: una torta con la farina di segale. Pensavo risultasse un po’ amara, invece è uscita perfetta, umida ed equilibrata con il contrasto delle pesche e del cioccolato fondente.
INGREDIENTI
200 g. di farina di segale
50 g. di farina di tipo 2
2 uova
60 ml di olio di girasole
70 ml di latte vegetale
4 pesche mature
100 g. di cioccolato fondente
3 cucchiai di zucchero di cocco
1/2 bicchiere di vino bianco
1 bustina di lievito per dolci
PROCEDIMENTO
– Tagliate le pesche a pezzetti e sfumatele in padella con il vino.
-Unite le farine al lievito.
-Sbattete le uova con l’olio, lo zucchero, il latte e incorporate pian piano gli ingredienti secchi.
-Tagliate grossolanamente il cioccolato e aggiungetelo, insieme alle pesche, all’impasto.
-Versate in una tortiera max di 24 cm a bordo alto e infornate a 175 gradi per 45 minuti.
Lasciate raffreddare bene prima di togliere il dolce dalla tortiera!
Prima di cominciare a correre – 5 anni fa – guardavo i runner come se fossero alieni di uno strampalato pianeta , arrivati sulla Terra per far sentire gli essere umani delle creature mollicce e grassottelle, dall’alto dei loro fisici sinuosi.
Ho praticato molti sport nella mia vita, fin da piccola, ma l’unica gloria che ho ricevuto nell’ambito sportivo è stata proprio la corsa: alle campestri scolastiche ero sempre sul podio, eppure non ho mai preso in considerazione l’idea di iscrivermi a qualche squadra di atletica, preferendo continuare con la danza e il nuoto.
Nel 2015, invece, non ho rinnovato l’abbonamento in palestra (dove frequentavo corsi noiosissimi brucia grassi e rassoda chiappe): una sera ho deciso di scaricare Runtastic e di buttarmi in strada per cominciare seriamente con quella che sarebbe diventata una bella passione.
Volete iniziare a correre, ma non sapete da dove cominciare? Ecco allora delle semplici regole essenziali per farlo!
SCARPE DA CORSA
Lasciate stare l’abbigliamento super tecnico e costoso, quello potete acquistarlo con il tempo. Concentratevi e investite bene il vostro denaro, invece, in un buon paio di scarpe da corsa. Sono fondamentali non solo per correre meglio, ma soprattutto per evitare infortuni poco piacevoli! Per le prime paia di scarpe affidatevi ai commessi dei negozi di sport, che solitamente sono disponibili a dare preziose indicazioni.
2. CONTA PASSI/KM
Esistono molte app, come Adidas Running by Runtastic, Stravagps o Nike run club” per monitorare i vostri allenamenti, perché fin dall’inizio consiglio di porvi degli obbiettivi da raggiungere per migliorare costantemente.
3. ALTERNA CORSA E CAMMINATA
Per chi lo sport l’ha sempre snobbato, consiglio di iniziare con la camminata alternata alla corsa, soprattutto per abituare non solo legamenti e muscoli, ma anche l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.
1 km di camminata alternato a 1 km di corsa per 3 volte (tot. 6 km) può essere un buon inizio, per esempio.
4. ALIMENTAZIONE
Si tratta di un aspetto fondamentale per chi pratica sport, soprattutto per chi inizia con un lavoro aerobico importante. Il corpo infatti, essendo una macchina perfetta, userà immediatamente gli zuccheri (carboidrati) contenuti nel serbatoio; ecco perché uno spuntino leggero a base di alimenti facilmente assimilabili è l’ideale per affrontare un buon allenamento: una mela e una manciata di frutta secca, una fetta di pane con della marmellata, un pacchetto di crackers con un paio di fette di bresaola possono essere degli esempi di “benzina” di cui il nostro organismo avrà bisogno.
Sconsiglio l’allenamento a digiuno: in primo luogo, come già detto, se manca la benzina la macchina non parte; in secondo, prima di forzare troppo l’organismo, imparate e dosare meglio le energie e ascoltate il vostro corpo nella corsa. Magari più avanti farò un articolo sulla corsa e il dimagrimento e il concetto di “correre a digiuno”, ma è un discorso articolato e merita uno spazio tutto per se.
5. TEMPI DI RECUPERO ADEGUATI
Correre tutti i giorni? Assolutamente sì, ma non all’inizio! il corpo, dopo un allenamento, ha bisogno di tempi di recupero per fare in modo che ossa, muscoli e tendini si ristabiliscano; se non rispettate i tempi giusti rischierete infortuni e soprattutto prestazioni poco soddisfacenti. Nelle giornate off potreste dedicarvi, per esempio, ad allenamenti anaerobici come sollevamento pesi (rinforzando la muscolatura), pilates o yoga.
6. CONDIVIDI I TUOI RISULTATI CON GLI ALTRI
Sembrerà infantile, ma condividere il risultato di un allenamento con le persone è altamente stimolante! Sui social network o come vi pare, pavoneggiarvi di una corsa ben fatta da grandi soddisfazioni, perché ricordate che ad un certo punto verrete guardati anche voi con ammirazione e invidia da chi reputa attività fisica salire le scale o passeggiare al centro commerciale.
7. STRETCHING
FONDAMENTALE! Dopo ogni allenamento eseguite allungamenti per almeno 10 minuti: aiuta a rilassare i muscoli, aumentando flessibilità ed elasticità recuperando più in fretta.
E ricordate:
” L’unità di misura delle mie corse non è ne la distanza, né il tempo… è la felicità!” (S.B)
Sapete che il grano saraceno non è un cereale, ma una poligonacea (una famiglia di erbe o meglio piante)? È naturalmente privo di glutine e ricco di vitamine e minerali, e in cucina è molto utilizzato per la sua versatilità.
Avevo voglia di un dolce classico e rustico per la colazione del weekend, da inzuppare lentamente davanti ad una serie tv, e una torta con mele e uvetta era quello che mi ci voleva.
Ingredienti
300 g. di farina
800 g. di mele
250 g. di farina di grano saraceno
50 g. di farina di riso
3 uova
50 g. di miele
50 g. di zucchero di cocco
70 g. di latte
80 ml di olio di semi
120 g. di uvetta
Cannella in polvere qb
1 bustina di lievito in polvere per dolci
Procedimento
-Sbucciate le mele, tagliatele a fettine sottili e cospargetele con succo di limone.
-Mettete a bagno l’uvetta in acqua per minimo 20 minuti.
-Montate le uova con il miele e lo zucchero, aggiungete olio e latte e continuate a mescolare.
-Aggiungete poi la farina setacciata con il lievito e la cannella e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo.
-Strizzate l’uvetta; aggiungetene 2/3 all’impasto insieme alle mele (anch’esse 2/3).
-Versate in una tortiera da 24 cm, distribuite sulla superficie le mele facendole leggermente affondare.
-Cospargete infine con il resto dell’uvetta e delle mele, e infornate a 180 gradi per 40 minuti.