La torta al limone è semplice, delicata, soffice e profumata. L’ho voluta rendere ancora più golosa, aggiungendo un cuore di confettura di ciliegie “Rigoni Asiago”, e devo dire che il risultato è stato ottimo. Ho usato il solito olio al posto del burro, miele per dolcificare, farina di riso e di grano saraceno per renderla senza glutine (farina integrale al posto di quella al grano saraceno e 00 al posto di quella di riso).
INGREDIENTI
2 uova
150 g. di farina di riso
100 g. farina di grano saraceno
3 cucchiai di miele
Succo di 2 limoni
Scorza grattugiata di 2 limoni
60 g. di olio di semi
50 g. di yogurt greco
1 bustina di lievito per dolci
PROCEDIMENTO
-Spremete il succo di limone e grattugiate le scorza.
-Sbattete le uova con il miele e aggiungete l’olio mescolando bene.
-Unite il succo e la scorza dei limoni.
-Dopo aver setacciato le farine con il lievito, unitele al composto liquido un po’ alla volta, mescolando bene.
-Versate metà composto in una tortiera di 22 cm, aggiungete la confettura (lasciando almeno 2/3 cm dai lati) e versate il rimanente.
Avevo una banana nel cesto della frutta, bella matura da sentirne il profumo fino in bagno. Allora ho deciso di preparare una torta con la sua polpa, aggiungendo pezzi di cioccolato e noci, senza burro, zucchero e con farine poco raffinate.
È uscita una meraviglia… tutta da inzuppare: provatela!
INGREDIENTI
1 banana molto matura
80 g di miele
2 uova intere
60 ml di olio di semi (o girasole)
100 g di farina integrale
50 g di farina di grano saraceno
Mezza bustina di lievito per dolci
Cannella in polvere qb
60g di noci a pezzi
50g di scaglie di cioccolato fondente
PROCEDIMENTO
-In una ciotola schiacciate la banana e mescolate bene aggiungendo il miele, l’olio e le uova.
-Unite le farine e il lievito e aggiungetele al composto liquido mescolando per 5 minuti, incorporate la cannella e 3/4 di noci e cioccolato.
-Versate il tutto in una tortiera e decorate con le noci e il cioccolato avanzati.
-Infornate per 30 minuti a 175 gradi.
Si conserva anche per 2/3 giorni sotto una campana di vetro.
Ho finalmente ricominciato a correre e nei primi giorni – mentre il corpo si riabitua allo sforzo intenso – ho una fame e pazzesca… quella fame di carboidrati nudi e crudi, tanto da poter svaligiare una forneria.
Ecco dove è nata l’idea di preparare una colazione energetica, super golosa, ma sempre sana.
Non fatevi scoraggiare, la ricetta è facile e semplice…
Per il pan brioche
250 g. Farina Manitoba
280 g. Farina 00
12 g. di lievito di birra fresco
250 ml di latte senza lattosio
1uovo
80 g. di miele
60 g. di olio
Per le girelle alla crema
250 ml di latte
3 tuorli medi
50 g. di zucchero di cocco
Scorza di mezzo limone
Gocce di cioccolato fondente qb
Cannella in polvere qb
Per le girelle alla marmellata e lamponi
Marmellata di fragole o lamponi
Lamponi freschi
Procedimento
-Setacciate in una ciotola le farine.
-Sbriciolate il lievito in una ciotola, unite il latte leggermente tiepido e mescolate fin quando non si sarà completamente sciolto.
-Incorporate l’uovo, il miele e l’olio. Mescolate bene per 5 minuti poi iniziate, un poco alla volta, ad incorporare le farine setacciate. Appena l’impasto inizia a prendere consistenza, continuate a lavorare con le mani, fin quando non otterrete un impasto morbido e omogeneo.
-Coprite il panetto con la pellicola e lasciatelo lievitare per 30 minuti.
-In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
-Scaldate il latte a fiamma bassa insieme alla scorza di limone; quando sarà caldo, ma non bollente, eliminate la scorza e unite le uova sbattute con lo zucchero. Cuocete a fiamma moderata mescolando con la frusta fin quando la crema non avrà assunto una consistenza densa e compatta. Trasferite la crema in una scodella, copritela con la pellicola a contatto e lasciatela raffreddare.
-Trascorso il tempo di riposo dell’impasto, posizionatelo su un foglio di carta da forno e stendetelo con il matterello dandogli forma di un rettangolo dello spessore di circa ½ cm.
-Spalmate la crema su metà rettangolo, lasciando vuoto un cm tutto intorno, e spolverate con la cannella. Sopra alla crema distribuite un poco di gocce di cioccolato.
-Sull’altra metà stendete la marmellata e coprite con i lamponi.
-Aiutandovi con la carta forno arrotolate la pasta
-Con un coltello e un taglio netto, affettate il rotolo in tante girelle di 2 cm di spessore. Man mano che le tagliate, trasferite le girelle in una teglia rivestita di carta da forno, distanziandole per bene perché crescono molto. Non preoccupatevi se con il taglio si schiacciano, potete ridargli forma una volta trasferite nella teglia. Lasciate lievitare in forno spento 40 minuti.
Cuocete in forno preriscaldato 170°C per 20 minuti.
Ve lo devo confessare: il profumo di burro delle crostate è qualcosa di imparagonabile. Infatti ogni volta che ne preparo una senza il morbido latticino non è mai la stessa cosa, siamo realistici, ma – avendo a disposizione delle ottime alternative – possiamo ricreare comunque frolle ottime e super leggere!
INGREDIENTI
100 g. farina di avena (o integrale)
100 g. farina di riso
2 cucchiai di burro di arachidi senza zuccheri aggiunti
3 cucchiai di miele
1 uovo
1/2 bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di cacao amaro
100 g. di cioccolato fondente
1 cucchiaio di crema al cioccolato o nocciole
2 cucchiai di latte
PROCEDIMENTO
-Unite e mescolate farine, lievito e cacao.
-Sbattete l’uovo con il burro di arachidi e il miele formando una crema, unite agli ingredienti secchi formando un panetto liscio, lasciate riposare per 20 minuti.
-Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente con la crema e il latte.
-Stendete 2/3 del panetto in una tortiera (max 16 cm a bordi alti) e farcite con il cioccolato, formate delle strisce con la frolla rimanente e decorate e piacere.
È iniziato il periodo in cui metterei le fragole in ogni mio dolce, le adoro! E in più sono altamente instagrammabili!
I miei muffin sono senza glutine, senza burro e senza zucchero, con poche calorie. Buonissimi e leggeri, io e il mio fidanzato li abbiamo finiti in due giorni!
INGREDIENTI(per 12 muffin)
100 g. di farina di riso
50 g. di farina di grano saraceno
50 g. yogurt greco
1 uovo intero e 2 albumi
2 cucchiai di stevia
1 cucchiaio di miele
10 fragole
30 g. di gocce di cioccolato fondente
1/2 bustina di lievito per dolci
PROCEDIMENTO
-Tagliate le fragole a pezzetti piccoli. Montate le uova con stevia e miele, fino ad avere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete alle uova montate lo yogurt e mescolate.
-Versate anche la farina setacciata con il lievito per dolci e mescolate per bene; aggiungete poi 3/4 di fragole e 3/4 di gocce di cioccolato e mescolate ancora. Distribuite due cucchiai di composto negli stampini per muffin e decorate con le fragole e le gocce rimanenti.
-Infornate per 20 minuti a 170 gradi.
Lasciate raffreddare bene prima di togliere i muffin dagli stampini.
La torta più profumata che abbia mai fatto! Il cocco e il limone donano delicatezza e leggerezza ai dolci , tanto da essere adatti anche ad un fine pasto od una merenda.
Non sarà un’estate come le altre: chi potrà andare in vacanza dovrà fare i conti con restrizioni e misure che limiteranno la libertà personale a favore della sicurezza. Ebbene sì, anche quando la fase “acuta” sarà passata, la convivenza con il Covid-19 farà parte della nostra quotidianità, anche quando la spensieratezza delle vacanze busserà alle porte.
Il Ministero della Salute non ha ancora dato nessuna indicazione precisa a chi opera nel turismo: l’unica voce è che la nostra Italia sarà probabilmente la meta a cui dovremo puntare, non solo per una questione ideologica, ma soprattutto logistica e di sicurezza.
Ma dove andare? Dove prenotare per evitare caos, assembramenti e soprattutto situazioni poco gradevoli? Forse quello che ci vuole è prendere in considerazione una vacanza fuori dagli schemi, pensando che un gin-tonic ad una festa affollata su una rinomata spiaggia potremmo anche berlo l’anno prossimo.
AVVENTURE IN MONTAGNA ZAINO IN SPALLA
Avete mai visto il sole sorgere dietro le montagne? O provato a mungere una mucca assaggiando i prodotti tipici di una malga? Sulle vette italiane c’è la possibilità di vivere esperienze mozzafiato, adatte a grandi e piccini, e ovviamente fuori dalle coordinate standard della classica vacanza.
Da raggiungere a piedi, in mountain-bike o addirittura a cavallo, molti rifugi in alta quota offrono la possibilità di soggiornare organizzando escursioni, attività per i più piccoli e ovviamente percorsi enogastronomici d’eccellenza per assaporare i piatti del territorio.
Alcuni consigli:
Malga Campo,Luserna (TN): in una conca trentina verde e soleggiata, c’è il Rifugio Malga Campo, antica malga della famiglia nobile Von Trapp, acquistata dal Comune e trasformata in un rifugio. Qui arrivano ciclisti in mountain bike, appassionati di storia interessati alle vicende della Grande Guerra, ma anche famiglie con bambini e semplici escursionisti (d’inverno con le ciaspole) alla ricerca di tranquillità e cucina del territorio.
Rifugio Tita Secchi, Breno (BS): nel cuore del parco dell’Adamello, presso il meraviglioso lago della Vacca, sorge questo rifugio meta di escursionisti che necessitano di una base per visitare le meraviglie del parco. Il rifugio offre oggi tutti i comfort per vivere al meglio questa esperienza. La struttura, completamente rinnovata in ottica ecosostenibile, ben si adatta alle esigenze di famiglie e piccoli gruppi di escursionisti. Il rifugio propone piatti semplici e curati, preparati con amore e attenzione, dove la scelta di prodotti tipici è garanzia di cibi genuini. https://www.rifugiotitasecchi.it/
Val Ferret- Courmayeur: avete presente le radure dei film Disney dove sorgevano piccole casette abitate da gnomi, bellissime principesse e animali parlanti? A ridosso della mondana Courmayeur c’è una valle incantata immersa in una tranquillità surreale, con la possibilità di alloggiare in rifugi o chalet in affitto. Questa soluzione è adatta per chi vuole assaporare il gusto della montagna senza allontanarsi troppo dalle comodità cittadine.https://www.courmayeurmontblanc.it/it
TOUR ENOGASTRONOMICO TRA I VIGNETI
Sicuramente una vacanza non adatta agli astemi o chi non apprezza un buon bicchiere di vino. In Italia ci sono più di 46.000 produttori di vino, dalle cantine famose in tutto al mondo alle piccole realtà da neanche un migliaio di bottiglie all’anno. Una vacanza non solo all’insegna di degustazioni di vino e prodotti locali, ma anche un tour per conoscere e assaporare le realtà di chi ha messo la propria vita a disposizione della terra e dei suoi frutti.
Casolari adibiti a B&B sperduti e romantici tra le colline, simpatici vignaioli e ristoratori goliardici sapranno accogliervi con tutta la loro professionalità.
I miei consigli:
Piemonte, tra Langhe, Roero e Monferrato: l’Unesco lo ha decretato Patrimonio dell’Umanità: 6 zone specifiche, in 29 Comuni diversi, produttrici di Barbera, Barolo, Barbaresco e Moscato. http://www.langheroero.it/
Lombardia, la Franciacorta: le bollicine Italiane più famose nel mondo, una strada del vino ricca di fascino e tradizioni. https://www.franciacorta.net/it/
Toscana, tra Chianti e Val d’Orcia: dal Sangiovese al Brunello, dal Chianti classico al vino Nobile di Montepulciano, rossi spettacolari con un invecchiamento importante rappresentano l’essenza del territorio. https://www.chianti.it/http://www.valdorcia.it/
IN BARCA TRA I MARI DELL’ITALIA
Dalla Sardegna alla Sicilia, la vacanza in barca, a vela o a motore, è sicuramente la più adatta per chi ama il mare, preferendo però spiagge e luoghi troppo affollati.
Esistono varie alternative e opzioni per tutte le tasche e per chi necessita di uno skipper, ovvero di una persona che vi guiderà nella vacanza anche a 360 gradi, dalla conduzione della barca, alle pulizie, alla preparazione dei pasti a bordo.
Dopo il mio viaggio a Napoli, ho pensato a come rifare il dolce tipico pasquale della città partenopea in modo più leggero, senza strutto, zuccheri e farine raffinate. Devo dire che ero scettica, invece la mia pastiera è uscita perfetta! Cosi buona che al primo morso, quando affondi i denti nella crema morbida, vedi Castel dell’Ovo baciato dal sole in una giornata di primavera. Nonne napoletane non vogliatemene: le tradizioni non si toccano, ma dovreste provarla! 😉
– Portate a bollore per 15 minuti la crema di grano insieme a latte, scorze e cannella, rimescolando ogni tanto, finché non si addensa.
-Per la frolla unite – setacciate in una ciotola – le farine. A parte sbattete uovo, miele, olio e yogurt greco.
-Incorporate il composto liquido alle farine e formate un panetto liscio. Prendetene quindi 2/3 e stendetelo con l’aiuto di un matterello su carta forno. Prendete poi la vostra tortiera da 16 cm, e sistemare la frolla. Attenzione: i bordi dovranno esser alti per farci stare il ripieno.
-Preparate poi la crema di ricotta, frullando tutti gli ingredienti insieme per ottenere un composto liscio.
-Una volta che la vostra crema di grano si è stemperata, aggiungete la crema di ricotta: (togliete le scorze di arancia e di limone dalla crema) e i pinoli!
-Versate poi tutto dentro la base di frolla. Con la parte restante, create le strisce decorative.
-Infornate poi a 180°C forno statico per 40 minuti.
“Superfood”: decantati o millantati? Conosciamo davvero questi alimenti dall’elevata capacità nutritiva? È solo un effetto marketing oppure c’è qualcosa di vero? in molti casi si tratta appunto di slogan, tanto che dal 2007 l’Unione Europea ha vietato l’uso di questa denominazione sulle confezioni.
Vale la pena spendere cifre spesso non indifferenti per acquistarli o possono essere sostituiti con alimenti presenti da sempre sulle nostre tavole e – soprattutto – più economici? Ecco alcuni alimenti più comuni da analizzare.
SEMI DI CHIA. Pianta floreale originaria del centro-sud America, si dicono “superfood” grazie al contenuto straordinariamente alto di omega-3: 17 g. su 100 di semi di chia, quasi otto volte più del salmone! Ma gli omega-3 della chia sono differenti da quelli del pesce, noi li assimiliamo diversamente e in modo meno efficiente. Per chi segue una dieta vegetariana o vegana, i semi di chia possono essere però una fonte importante di omega-3: anche in questo caso, però, c’è chi fa meglio: i semi di lino, per esempio, con 22 g. ogni 100 g. di prodotto.
AVOCADO. I benefici di questo frutto stanno tutti negli acidi grassi mono-insaturi, proprietà confermate dagli studi scientifici, anche se gli acidi grassi monoinsaturi si ottengono comunemente da molte altre fonti tipiche della dieta mediterranea, dalla frutta secca all’olio di oliva. Attenzione poi alle calorie, un frutto intero si aggira intorno alle 234 kal.
BACCHE DI GOJI. Rinforzano il sistema immunitario, apportano generici benefici su molti acciacchi perché ricche di vitamina C. In realtà anche dei semplici limoni vincono però alla grande per la quantità di vitamina, con 53 mg. su 100 g. Le bacche contengono alti livelli di zeaxantina (7,38 mg per 100 grammi di prodotto), un carotenoide che ha comprovati effetti positivi sulla degenerazione del tessuto oculare legata all’età. Anche da questo punto di vista, però, per restare in tema di alimenti, i veri superdotati sono gli spinaci con 12 mg per 100 g.
ALGHE. Le alghe commestibili sono presenti nei nostri negozi e nella cucina fusion asiatica, e sono considerate ricche di vitamina B12, iodio, calcio e ferro. Ma il calcio si trova anche abbondantemente nel formaggio, o nel tofu, così come il ferro è ricco nelle lenticchie e nei muesli. Quanto allo iodio fate attenzione, perché potrebbe avere riscontri negativi sulla tiroide.
Attenzione quindi alle bufale da supermercato, l’informazione è primaria anche prima di fare la spesa.
I peperoni al forno mi ricordano i contorni “importanti” della nonna la domenica a pranzo, farciti di carne o con il classico ripieno alla bresciana.
I miei peperoni sono invece un piatto unico, leggero, farciti con un ripieno a base di tofu. Non sono vegani per la presenza di uova, che potete sostituire con un 1/2 bicchiere di latte vegetale, per renderlo meno asciutto se volete un piatto senza proteine animali.
INGREDIENTI (per 2 persone)
1 peperone giallo e 1 rosso
125 gr. di tofu al naturale
1 scalogno
Una manciata di capperi sotto sale
Prezzemolo qb
Sale qb
Pepe qb
4 pomodorini pachino
PROCEDIMENTO
-Tagliate i peperoni a metà e svuotateli.
-In una pentola versate un filo d’olio e soffriggete lo scalogno per qualche minuto; aggiungete poi il tofu tagliato a cubetti con i pomodorini, aggiustate di sale e pepe e cuocete per 10 minuti a fiamma bassa.
-In un altro recipiente unite tofu, uovo, capperi e prezzemolo e frullate con un minipimer per qualche secondo (senza rendere poltiglia il ripieno).
-Farcite i peperoni e infornate per 30 minuti a 180 gradi.